Una bella favola
prima di dormire, la mamma o il papà vicini che rassicurano e ristorano dalla
fatiche quotidiane. Mi ricordo che da bambina, non mi sentivo in pace col mondo
se mamma e papà non venivano a darmi la buona notte. A volte capitava, allora
mi addormentavo con un senso di incompletezza.
Ma oggi sono
grande e me lo ricordo bene. Cerco di
non mancare, se ho un minimo di forze!
Se durante la
giornata ci sono state poche occasioni da vivere insieme, quello è un momento
prezioso in cui essere intensamente, nel qui e nell’ora, come nello yoga. Un
momento che ci ricorda che siamo vicini e che possiamo contare l’uno sull’altro.
Un momento che possiamo costruire e creare insieme, inventarci, colorandolo di
quello che ci piace e di cui abbiamo bisogno.
Allora, se
durante la giornata sappiamo che i nostri bambini, come noi, magari saranno
stanche e nervosi, leggiamo loro belle storie, ma insegniamo anche che dal respiro passa la nostra vita.
Possiamo conoscerlo, ascoltandolo nel suo rumore, nel suo calore, nel suo
essere parte di noi e del mondo. Semplicemente iniziamo appoggiando le mani sulla
pancia per sentirne l’onda, e seguiamolo, nel suo mare.
Poi, dopo qualche
tempo, quando siamo già amici del nostro respiro, immaginiamo insieme una bella
luce di un colore chiaro e luminoso, che entra dalle nostre narici ed illumina
il nostro corpo, e poi esce e si diffonde intorno a noi. Piccoli momenti di
delicatezza che potranno aiutare sia noi che
il bambino a trovare in noi le risorse per trasformare le piccole fragilità in pace, calma e forza.
Dott.ssa Simona
Gherpelli
Pedagogista
Olistica e Insegnante Yoga
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