Lo so, purtroppo con la vita frenetica che
abbiamo, capita spesso di essere sottopressione, agitati. A volte scappano
parole acide, bocche troppo incattivite e occhi super seriosi.
Come genitori ci
si sta male. Si vorrebbe sempre essere gioiosi e perfetti e non sottoporre i
nostri figli a rabbia e nervosismo. Non credo a chi predica di non arrabbiarsi
mai davanti ai bambini. Io non ho mai trovato nessuno in grado di farlo.
Credo però, e
questo l’ho provato su di me, che senz’altro i bambini apprendano il nostro
modo di rapportarsi con i fatti ed
anche l’espressione della rabbia, ma penso che siano anche in grado di
apprendere la nostra umanità, che poi è anche la loro. Un’umanità che non
nasconde ma che vive consapevolmente le emozioni. Una madre e un padre che si
impegnano per migliorare e crescere, seppur adulti.
E’ difficile ma
ci si può riuscire. La rabbia, la tristezza, l’odio, si possono trasformare in
gioia, felicità, accettazione ed amore, ma solo attraverso la nostra volontà.
La prossima volta che sul nostro viso ci sarà afflizione, sorridiamo. In noi c’è anche la gioia, dobbiamo solo
richiamarla e fidarci.
Ci aiuterà a vedere più obiettivamente le situazioni, a
crescere pur non prendendo sottogamba i
problemi, e servirà ai nostri figli per capire che la trasformazione degli
errori e delle difficoltà in ricchezze, è sempre possibile.
Dott.ssa Simona
Gherpelli
Pedagogista
Olistica e Insegnante Yoga
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