“Allora, mio caro
Fabio, mettiamo lo spintone che hai dato a tuo cuginetto in una scatola e non
lo facciamo più! Hai capito?”
In apparenza
convintissimo, Fabio risponde: “Si, mamma!”.
Il giorno dopo,
con spigliatezza, spinge ancora il cuginetto.
“Eppure sembrava
aver capito…” Magari, ogni tanto apriamola questa scatola, almeno per capire
bene di cosa si tratta.
Non basta
chiudere i comportamenti non accettabili in scatole immaginarie, bisogna
comprendere, come adulto, cosa spinge il nostro bambino a riproporre lo stesso
comportamento. A volte sono semplici momenti della crescita, passaggi in cui il
linguaggio ancora non aiuta l’espressione dei propri bisogni, allora è più
semplice esprimersi col corpo, nell’immediato.
Altre volte sono
richieste di attenzione o sono anche ricerche e richieste di “confini” e linee
di guida adulte, che riportino la dimensione della relazione adulto-bambino ad
un equilibrio più naturale, in cui l’adulto sia, per il figlio, una guida
responsabile. Apriamo le scatole, senza paura di vedere cosa succede, e
cerchiamo di essere adulti responsabili.
Dott.ssa Simona
Gherpelli
Pedagogista
Olistica e Insegnante Yoga
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