" (…) la malattia e la salute non sono grandezze
statiche, ma devono essere valutate di volta in volta nel loro specifico
sistema di relazioni.
A me disturba già la supposta univocità del concetto di
malattia, di salute e di terapia.
Se qualcuno parla di salute, se affiora la parola terapia
o, tra i seguaci della New Age, il concetto di guarigione, viene subito
introdotta l’idea della malattia e l’altro viene implicitamente patolocizzato.
Perciò ai miei amici che lavorano come terapeuti della
famiglia ho sempre fatto la proposta di abbandonare il concetto stesso di
terapia e di sostituirlo con un’altra espressione, che non faccia del
prossimo il malato. Forse si dovrebbero definire amici della famiglia, coloro
che aiutano gli altri uomini.
Chi sa se colui che consulta uno psicoterapeuta è malato
o sano? Di sicuro c’è solo che quest’uomo soffre per la sua disgrazia. Viene
per cercare aiuto, non per essere guarito. E il dolore per la propria
condizione o per lo stato del mondo non è necessariamente patologico. Ma forse
è piuttosto un segno di salute mentale: ci si accorge che qualcosa non va, che
qualcosa non è a posto, che c’è un buon motivo per essere tristi."
- Heinz Von Foerster (dal suo libro:
A seguire tutte le informazioni su questo grande scienziato, inventore della "cibernetica di secondo ordine" e curatore delle delle famose Macy Conferences, una serie di seminari che si rivelarono una delle avventure interdisciplinari più feconde del nostro secolo
Heinz Von Foerster - Vita, Opere e Pensiero
A cura di Maria Grazia Schembri
Dottore in Psicologia
Counselor e Mediatrice
Cell 338 1873210
e-mail info@famigliando.it
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