lunedì 1 dicembre 2014

Cara mamma, oggi sono agitata come te!


Lo  so, purtroppo con la vita frenetica che abbiamo, capita spesso di essere sottopressione, agitati. A volte scappano parole acide, bocche troppo incattivite e occhi super seriosi.

Come genitori ci si sta male. Si vorrebbe sempre essere gioiosi e perfetti e non sottoporre i nostri figli a rabbia e nervosismo. Non credo a chi predica di non arrabbiarsi mai davanti ai bambini. Io non ho mai trovato nessuno in grado di farlo.

Credo però, e questo l’ho provato su di me, che senz’altro i bambini apprendano il nostro modo di rapportarsi con i fatti ed  anche l’espressione della rabbia, ma penso che siano anche in grado di apprendere la nostra umanità, che poi è anche la loro. Un’umanità che non nasconde ma che vive consapevolmente le emozioni. Una madre e un padre che si impegnano per migliorare e crescere, seppur adulti.   

E’ difficile ma ci si può riuscire. La rabbia, la tristezza, l’odio, si possono trasformare in gioia, felicità, accettazione ed amore, ma solo attraverso la nostra volontà. La prossima volta che sul nostro viso ci sarà afflizione, sorridiamo. In  noi c’è anche la gioia, dobbiamo solo richiamarla e fidarci. 

Ci aiuterà a vedere più obiettivamente le situazioni, a crescere pur  non prendendo sottogamba i problemi, e servirà ai nostri figli per capire che la trasformazione degli errori e delle difficoltà in ricchezze, è sempre possibile.

Dott.ssa Simona Gherpelli
Pedagogista Olistica e Insegnante Yoga

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