lunedì 24 novembre 2014

Mamma, mamma, mamma, hei, hei, mammaaaaa!


Ricordiamoci sempre che nostro figlio è membro di una famiglia, ma anche di una società.
Non sempre ci saremo noi a contenerlo, a giustificarlo, a guidarlo. Dobbiamo crescerlo all’indipendenza consapevole, ossia sensibile all’effetto della propria azione nel mondo. 

E’ un bambino nel mondo. E’ un bene che venga messo al corrente del fatto che siamo in tanti, con tante necessità. Non sarà sempre un principe nel mondo. Banale? Scontato? Magari!

Spesso, ai figli unici, o ai  più piccoli della famiglia, tutto è permesso. Anche se non sembra. Quante volte avete assistito a scene di bambini che continuamente richiamano l’attenzione del genitore nonostante sia impegnato in una conversazione? “Mamma, mamma, mamma, mamma, ehi, ehi, mamma, sono qui….”.Mi sembra di sentirli...quante volte! Non basta ignorarli se poi, ad un certo punto, si risponde come se niente fosse. Non basta rispondere subito.

Bisogna essere consapevoli di cosa spinge la loro richiesta. Spiegare, una volta per tutte, il perché non si risponde.
Abituarli ad aprire prima le orecchie, per sapere se qualcuno sta parlando, e poi parlare. Genitori, educare all’egocentrismo non è più di moda! Anche i nostri figli vogliono una società più sensibile all’altro, più umana, meno egocentrica e più ecologica, dove ecologia sta per rispetto dell’altro.

Dott.ssa Simona Gherpelli
Pedagogista Olistica e Insegnante Yoga

Nessun commento:

Posta un commento

La tua opinione è importante: scrivici cosa ne pensi !