lunedì 24 febbraio 2014

il Silenzio

Uno dei ricordi più divertenti di quando ero bambina era papà, carabiniere in congedo, che ci svegliava allegro simulando, con il suo bel vocione, il trombettante suono della "sveglia" prima e dell' "adunata" poi, come fossimo in caserma.  La sera, ovviamente, strombettava "il silenzio".

Ho trovato qualche giorno fa questa bellissima storia sull'origine di questa musica dolcissima. Non so se sia vera, ma le belle storie fanno bene anche quando non sono vere.


Maria Grazia Schembri
Dottore in Psicologia
Counselor e Mediatrice Familiare

cell. 338 1873210
e-mail info@famigliando.it  




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Se qualcuno ha assistito a un funerale militare e ha ascoltato quello che noi chiamiamo “Il Silenzio” (TAPS), non può non conoscerne la storia. Quella musica procura un groppo alla gola e fa piangere. 

Tutto accadde nel 1862, durante la guerra civile americana, quando il capitano dell’esercito dell’Unione (nordisti), Robert EL-LICOMBE, con i suoi uomini si trovava presso Harrison’s Landing, nella Virginia, mentre l’esercito confederato (sudisti) era dall’altra parte del campo di battaglia. Durante la notte, il capitano Ellicombe sentì i gemiti di un soldato ferito nel campo. Senza sapere se fosse dell’Unione o della Confedera-zione, decise di rischiare la vita per aiutarlo e dargli assistenza. 

Arrancando tra il fuoco nemico, il capitano raggiunse il soldato e lo trascinò al proprio accampamento. Quando finalmente giunse tra le proprie line-e, scoprì che era un soldato confederato. E che, purtroppo, era già morto.Il capitano accese la sua lanterna per vedere il viso del soldato nella penombra. E allora restò senza fiato e paralizzato. Si trattava di suo FIGLIO! Il ragazzo stava studiando MUSICA nel Sud, quando era scoppiata la guerra. Senza dire nulla a suo padre, si era arruolato nell’esercito confederato. 

La mattina seguente, con il cuore straziato, il padre chiese il permesso ai superiori di dare al figlio una degna sepoltura, con tutti gli onori militari, nonostante fosse un soldato nemico. Il capitano chiese se poteva contare sui membri della banda militare per suonare al funerale di suo figlio. La richiesta fu accolta parzialmente. Per rispetto al padre, concessero un solo musicista. 

Il capitano allora scelse un trombettiere per suonare alcune note musicali, che aveva trovato nella tasca della divisa del giovane defunto. Nacque così la melodia indimenticabile, che oggi conosciamo come TAPS, il cui testo è il seguente: 

VERSIONE INGLESE: Day is done, gone the sun From the lakes, from the hills, from the sky All is well, safely rest God is nigh Fading light dims the sight And a star gems the sky, gleaming bright From afar, drawing near Falls the night Thanks and praise for our days Neath the sun, neath the stars, neath the sky As we go, this we know God is nigh 

VERSIONE ITALIANA Il giorno è terminato, il sole è calato Dai laghi, dalle colline e dal cielo Tutto va bene, riposa in pace Dio è vicino La tenue luce oscura la vista E una stella illumina il cielo, brillando chiara Da lontano, si avvicina Cala la notte Grazie e lodi per i nostri giorni Sotto il sole, sotto le stelle, sotto il cielo Mentre andiamo, questo sappiamo. 

Tratto dal giornale online QUI HO POSTO IL CUORE pag. 9, ANNO II, 14 GIUGNO 2013 

Se volete ascoltare "Il Silenzio" ... 

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